| Cassan18 |
| | CITAZIONE «Bari merita questo ed altro» Conte: Siamo tutti contenti, adesso lavoreremo con maggiore serenità
di Vincenzo Bandini RAVENNA - La prova del nove. Sorride Antonio Conte dopo aver colto il terno secco in sette giorni. Sorride, ma non preme oltre i limiti della legittima soddisfazione. «Siamo contenti. Tutti». C'era nei pensieri ancora quel 2 febbraio da metabolizzare. « Contro il Rimini è stata una sconfitta nata per vie traverse » . Rivendica, adesso, il tecnico della rinascita. «Vedevo la squadra lavorare bene. Anzi: benissimo». La svolta era nell'aria? «Il calcio ha molte incognite, ma una certezza. Questa: alla lunga il lavoro paga». Vero. Per l'ex juventino il lavoro è valso la stella polare. Raccolto, intanto da mille e una notte. In sette giorni, appunto. Uscita predatoria a Vicenza. « Segnate questa vittoria. Nella città del Palladio, quasi certamente non vincerà più nessuno». Più forti i veneti del credito che hanno. Anche il bis. « Vittoria sudata contro il Piacenza. Bersaglio centrato all'ultimo respiro a conferma che il Bari, adesso, ci crede sino alla fine » . Terno secco, in Romagna. «Partita giocata e gestita come si doveva. Magari, a tratti, un tantino leziosi, ma provvederemo » . Avversario non facile il Ravenna. La squadra di Pagliari si giocava tanto, soprattutto, sotto l'aspetto psicologico. Bari, invece, sicuro ed a tratti, persino a trazione doppia. «Diciamo 4-4-2 per mettere i numeri al posto d'avvio. Poi, certo, anche capaci di spingere con entrambi gli esterni a supporto». Triplice momento vincente. Dediche in vista? «A tutto l'ambiente. Bari non meritava disattenzioni così vistose. Certo, la città vuole di più. Noi, per adesso, dedichiamo impegno e questi risultati » . Voglia di volare, magari compressa nei pensieri. « Siamo contenti. Sarebbe ipocrita non ammetterlo. Tuttavia, piedi a terra e 16 partite da vivere e da giocare sino alla fine». Alza lo sguardo Conte. Ti racconta che voleva giocare con due incontristi e che Donda, migliore in campo, poteva non esserci. « Molte delle scelte le ho fatte nella notte » . Una notte, evidentemente che ha portato buoni consigli. Conte, prima di cogliere l'occasione di Bari, era stato contattato anche dal Ravenna. Sorride, ancora. Adesso ha sistemato molte cose in Puglia. Terra amata. La sua. Il volo andrà ancora lontano? «Ci piacerebbe. Lavoreremo, magari in compagnia di una maggiore serenità » . Sapeva di aver scelto la strada giusta. «La società merita quanto la città. Insieme, magari, potremo costruire qualcosa di veramente importante ». Per adesso fuori dalla zona pericolosa. Quella zona che Conte riteneva superabile, ma forse non così in fretta. Dopo il Rimini, appunto molto scetticismo nell'aria. Non condanna. « I risultati sono spesso cattivi consiglieri. Sapevamo di avere le forze e le capacità per dare un corso più adeguato alla nostra stagione».
fonte:corriere dello sport
CITAZIONE "Siamo una bella squadra" .Esordisce così Antonio Conte ancora una volta soddisfatto della prova dei suoi ragazzi. La terza vittoria conseutiva. Nove punti in tre partite in una settimana. Un percorso impensabile solo un mese fa. `Ho una bella squadra - ha detto felice il tecnico, che merita posizioni piu` alte in classifica. Siamo consapevoli che ce la possiamo giocare in tutti i campi e contro tutte le squadre". Il Bari adesso gioca con più personalità riuscendo a reagire anche nei momenti di difficoltà puntando sul gruppo. Nel nuovo Bari di Conte sono tutti indispensabili. Adesso c'è il Mantova, altra sfida lontano dal San Nicola. Chissà se oltre al proveribo non c'è due senza tre ampiamente rispettato, Santoruvo e compagni non ne vogliano istituire uno nuovo. Non c'è tre senza quattro!
A casa Ravenna invece si respira un'area diversa. Una sconfitta pesante. Amareggiato e sconsolato il tecnico del Ravenna, Pagliari: "Questa sconfitta è una brutta botta. Abbiamo ancora 16 partite, abbiamo il dovere di provarci fino alla fine.`
fonte:realsoccer
CITAZIONE Evviva, si è svegliato il Bari Galasso e Santoruvo firmano la terza vittoria consecutiva di Conte
Ravenna-Bari 1-2 RAVENNA (4-4-2): Marruocco 6; Pivotto 6 (35' st Olive sv) Buscaroli 6 Pecorari 6 Ingrosso 6 (31' st Barillà 4); Trotta 6 Rossetti 6 Sciaccaluga 6 Toledo 5; Fofana 5,5 Succi 6. A disp.: Rossi, Cosenza, Iuliano, Fasano, Ferrario. All.: D. Pagliari 6. Falli commessi: 18. Fuorigioco provocati: 6. BARI (4-4-2): Gillet 6; Galasso 6,5 Esposito 6 Masiello 6,5 Marchese 6; Lanzafame 6,5 Donda 7 Gazzi 6 Bonanni 6,5 (23' st Rajcic 6); Santoruvo 6,5 (35'st Stellini sv) Cavalli 6 (27' st Kamata 6). A disp.: Spadavecchia, Belmonte, Carozza, Desideri. All.: Conte 6,5. Falli commessi: 21. Fuorigioco provocati: 1. ARBITRO: Herberg di Messina 6,5 Guardalinee: C.Costa-Iannello Quarto uomo: Passeri MARCATORI: 11' pt Galasso (BA); 28' pt Succi (RA); 34' st Santoruvo (BA) ESPULSI: 16' st Toledo (RA) per doppia ammonizione; Barillà (RA) al 44' st per fallo da dietro su Donda. AMMONITI: Pecorari, Ingrosso ( RA); Santoruvo, Donda, Cavalli (BA) NOTE: spettatori 2.848 (paganti 848; abbonati 2.000) per un incasso di euro 32.430. Rec.: 2' pt; 4' st. Angoli 7-4 per il Bari. di Vincenzo Bandini RAVENNA - Nell'aria correnti gelide. Metafore, da brividi autentici per i padroni di casa. Appuntamento di quelli che potevano valere speranze di sopravvivenza in categoria. Poche erano le alternative alla vittoria per i romagnoli con la classifica depositata nel fondo del pozzo, ma col treno dei desideri ancora prendibile. Bari, al contrario, in netta risalita. Conte, sei punti in mezza settimana, vedeva già orizzonti più lontani di quanti ne intravvide il suo predecessore Materazzi. Come dire: romagnoli col cappio alla gola da allentare e pugliesi capaci di cogliere il terno secco che vale l'accesso all'autostrada della salvezza. Al pronti- via, tutti col piede premuto sull'acceleratore. Ed è stato subito Bari. Punizione sulla trequarti mancina. Donda finge la botta. Bonanni scavalca l'argine romagnolo con pallonetto delizioso. Difesa locale ipnotizzata. Galasso, scansato il traffico, a nozze. Reazione, anche corposa del Ravenna. Succi su invito di Trotta alla deviazione da pareggio immediato. No: traversa piena. Faccenda solo rinviata. Fofana da destra. Succi in mezza veronica su marcatura lenta di Esposito. Bravo, Succi a trovare il pertugio. Meno sicuro, nella circostanza, Gillet. Pareggio comunque. Misure e spazi in applicazione del tutto casuale. La gente, di entrambe le sponde, voleva la vittoria. Il Bari di più. Ancora Bonanni. La palla allungata a Cavalli. Traversone e Santoruvo di forza sull'uscita di Marruocco. Palla 'sporcata' dal portiere dei romagnoli. Carambola velonosa e Bari verso il sogno realizzato della terza vittoria consecutiva. Ripresa. Ospiti, da subito, col criterio del possesso palla alto. Il Ravenna, spesso, costretto a correre a vuoto. Il presidio del campo è diventato compito meglio organizzato da parte dei pugliesi. Sensazioni nette che le batterie del Ravenna fossero in progressiva decadenza. L'ordine non emerso nel primo tempo lievitato in maniera quasi imbarazzante a favore di Donda e compagni. Romagnoli, quanto meno, attesi a reazioni 'cardiache'. Troppo cuore da Toledo, invece, colto dal secondo cartellino giallo e padroni di casa in inferiorità numerica nell'ultima mezz'ora. La gente, a quel punto, ha capito. Non tutto, forse, ma molto di cosa c'è ora dietro i due angoli. Il Bari, tre vittorie in sette giorni contro avversari da quartieri infimi. Punti, si dice che valgono il doppio. Un capitale messo nella cascina della quasi salvezza. Viceversa, per quanto riguarda il Ravenna. L'ultimo posto, dopo questa batosta, vale davvero un macigno. La salvezza, adesso, sembra davvero col suo lucino lontano, lontano. L'immagine finale è quella del subentrato Barillà che ha colpito da tergo, a centrocampo, Donda. Un fallo, inutile, del tutto privo di logica che, purtroppo, ha fotografato impietosamente le disuguaglianze del confronto.
fonte:corriere dello sport
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