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| | CITAZIONE Champions: Joaquin affonda il Milan. A Malaga rossoneri sconfitti 1-0
Un Milan sperimentale, che Allegri spedisce nella mischia con un'inedità difesa a tre, esce con le ossa rotte dalla trasferta di Malaga e si complica il cammino in Champions. Nonostante una prova tutto sommato non pessima, i rossoneri si fanno infatti affondare da Joaquìn che, prima, fallisce il rigore del possibile vantaggio al 44', quindi approfitta di un'amnesia di Acerbi per infilare Amelia. Il Milan resta secondo a quota 4 punti.
LA PARTITA
Nella notte in cui si decideva e forse si deciderà il suo futuro, Massimiliano Allegri ha deciso di giocarla a modo suo, rivoltando il Milan come un calzino e presentando a Malaga una formazione inedita sia nel modulo (3-4-3) che nei giocatori, con un paio di elementi, Acerbi e Constant per la precisione, ripescati dall'oblio in cui erano caduti. Il risultato, 1-0 firmato Joaquìn (che ha fallito anche un rigore), andrebbe analizzato con grande attenzione se il momento non fosse quello che è e se il Milan, soprattutto, non fosse reduce da un filotto di tre sconfitte consecutive. Alla luce soprattutto - o soltanto - di questa maledetta tripletta, è però probabile che prevalga la voglia di dare un segnale di svolta e che, quindi, il treno rossonero di Allegri sia arrivato al capolinea. Altrimenti, se rimanesse un qualche barlume di lucidità, bisognerebbe dire che tutto sommato la partita di Ambrosini e compagni non è neppure stata malaccio. Anzi, per 30 minuti buoni - fino a quando cioè hanno retto le gambe. E forse questo è un problema da prendere seriamente in considerazione - la formazione di Allegri aveva perfino stupito. Era parsa, in altre parole, più compatta del solito, ben orchestrata da un buonissimo Montolivo e, in qualche occasione, anche incisiva in attacco. Questo Milan, però, è come detto durato quasi un nulla perché le rivoluzioni, tutte, provocano strappi che nel calcio diventano confusione.
Ecco, è qui che il Milan si è perso e ha perso la partita. Quando, con il fiato corto, non c'è stata più la lucidità necessaria a svolgere un compitino studiato pochissimo e qualche meccanismo ovviamente non automatico ha allargato prima le maglie della difesa, poi tutta la squadra. In queste crepe si è inserito due volte Joaquìn facendo malissimo. La prima volta procurandosi - e poi sbagliando - un rigore. La seconda infilando Amelia dopo aver sfruttato un errore di posizione di Acerbi su una verticalizzazione di Iturra. Una volta in svantaggio, è venuto fuori il reale limite dei rossoneri. Che faticano e faticano e faticano a imbastire azioni offensive armoniose, non trovano quasi mai la sponda di Pazzini (irriconoscibile rispetto a un paio di anni fa) e non hanno uomini con la personalità necessaria per prendere in mano le redini di un qualunque incontro. L'esempio più eloquente è, in questo, Pato. Entrato nell'ultima mezz'ora per dare profondità e velocità all'attacco del Milan, il Papero non è mai, ma proprio mai, esistito.
Fatto sta che Allegri, a sensazione, pagherà per tutti. Perché è così che va il pallone e perché qualcosa va fatto e va fatto subito. Se poi tanto basti a dare una scossa a una squadra che non c'è, è un mistero. Contro il Genoa, prossimo avversario dei rossoneri in campionato, sulla panchina più calda della nostra Serie A potrebbe esserci chiunque. Tassotti, forse, ma magari anche Rijkaard, ultimo nome spuntato nella lista degli eredi del buon Max. Da dove poi si ripartirà - difesa a tre o a quattro, ad esempio - è impossibile saperlo. CITAZIONE LE PAGELLE
Montolivo 7 - Nel 3-4-3 di Allegri si piazza davanti alla difesa e da lì recupera una quantità industriale di palloni, li gestisce sempre con intelligenza e fa ripartire l'azione rossonera. Se non è la sua miglior partita in rossonero è senza dubbio quella più autoritaria. Sbaglia pochissimo in fase difensiva e si fa vedere al tiro in attacco
Bonera 7 - Al centro dell'inedita difesa a tre ritrova solidità e tempismo. Della linea difensiva rossonera è il solo a non sbagliare praticamente nulla. Sullo 0-0 è straordinario un suo recupero su Saviola
Pazzini 5 - Sbattersi si sbatte, perfino troppo per essere un centravanti. Il problema è che tanto correre gli toglie lucidità in fase offensiva e infatti non riesce mai ad arrivare puntuale sui traversoni dei compagni
Joaquìn 7,5 - Sbaglia un rigore, è vero, ma si riscatta con il gol che mette in ghiaccio partita e qualificazione e impreziosisce una prova in generale molto positiva. Dalle sue incursioni a destra arrivano le occasioni migliori per il Malaga
Isco 6,5 - Qualche lampo della sua ormai rinomata classe, ma non in assoluto una partita eccellente. Va a intermittenza, alternando qualche buona giocata a lunghi periodi di pausa.
Pato 5 - Buttato nella mischia per cercare di ravvivare la fase offensiva del Milan, trotterella come nelle peggiori giornate senza mai entrare davvero in partita. Anonimo, svogliato, senza personalità.
IL TABELLINO
MALAGA-MILAN 1-0 Malaga (4-4-2): Caballero 6; Jesus Gamez 6,5, Demichelis 6,5, Weligton 6, Eliseu 6; Camacho 6, Iturra 6,5, Joaquìn 7,5 (39' st Duda sv), Isco 6,5; Portillo 6,5 (45' st Onyewu sv), Saviola 5,5 (25' st Santa Cruz). A disp.: Kameni, Onyewu, Recio, Seba, Fabrice. All.: Pellegrini Milan (3-4-3): Amelia 7; Mexes 5,5, Bonera 7, Acerbi 5,5 (33' st Bojan sv); De Sciglio 6, Montolivo 7, Ambrosini 6,5, Constant 5 (24' st Pato 5); Emanuelson 5,5, Pazzini 5, El Shaarawy 6,5. A disp.: Gabriel, Yepes, Antonini, Nocerino, Flamini. All.: Allegri 6 Arbitro: Proença Marcatori: 19' st Joaquìn Ammoniti: Montolivo, Mexes, Constant, Bonera (Mi), Iturra (Ma) Espulsi: - Note: al 44' Joaquìn ha fallito un rigore calciandolo alto
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