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| CITAZIONE Miracolo di San Gennaro, il sangue liquefatto alle 9 e 11, un record Si è ripetuto il miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro. E questa volta a tempo di record. Alle 9 e 11 di stamane infatti il cardinal Sepe ha potuto mostrare al popolo napoletano accorso come sempre all'evento, l'ampolla con il sangue liquefatto. In realtà, come ha spiegato lo stesso cardinal Sepe, quando è andato ad aprire la teca in cui viene conservata l'ampolla sacra, ha trovato che il sangue era già liquefatto. Per l'alto prelato, un segno autentico di particolare benevolenza del santo patrono di Napoli. In passato non era andata sempre così, anzi. Nel 2005 ad esempio si era dovuto attendere quasi fino alle 10 perché avvenisse la prodigiosa liquefazione, e la stessa cosa era successa nel 2009. Presente oggi alla cerimonia, la sua prima volta, anche il novello sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che nel commentare la sua presenza, ha sottolineato lo straordinario momento di unità per la cittadinanza che rappresenta il miracolo di San Gennaro, una tradizione che accomuna tutti, religiosi e non. Il sindaco ha anche voluto polemizzare sull'abolizione delle festività religiose da parte del governo, decisione inserita nella manovra finanziaria al fine di ottenere tagli sulle spese eliminando alcune festività. Polemica che d'altro canto ha fatto sua anche il cardinal Sepe esprimendosi così: ""Evento non determinato dalla mano né dalla volontà dell'uomo e, quindi, non differibile per scelte umane". Riferendosi al fatto che le festività locali dedicate al proprio patrono nei piani del governo verrebbero accorpate alla domenica immediatamente più vicina, Sepe ha detto che a nessuno è permesso cambiare o strumentalizzare la natura prodigiosa di questo evento: "Come sappiamo e crediamo tratta di un evento non determinato dalla mano né dalla volontà dell'uomo e, quindi, non differibile per scelte umane. E' un evento che si ripete da secoli e, ripetendosi, consolida la fede del nostro popolo, che si sente particolarmente amati da colui che la Provvidenza ha posto come testimone e protettore della sua vita e della sua storia sociale, culturale e religiosa". Per il sindaco De Magistris, il concetto è più o meno lo stesso del cardinale, anche se virato inchiave più politica: "Qualcuno ha pensato di cancellare la festa di San Gennaro pensando che un Governo in scadenza possa cambiare anche le festività religiose. Invece Napoli è tutta qui, al di là del credo politico e delle convinzioni religiose". Che ha anche detto che mentre si recava alla cerimonia si era sentito particolarmente emozionato.
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