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| Marotta: «Frasi Cassano? Non sono 'cassanate'» CITAZIONE «Credo che questa sua esternazione vada accettata, perchè arriva da un mondo spesso accusato di non voler dialogare con i media. È uno sfogo, quello di Cassano, che arriva al termine di una partita non bella e rivolto ad una minoranza di pubblico. La sua esternazione credo fosse anche a tutela del gruppo». Lo ha detto Beppe Marotta, amministratore delegato della Sampdoria, commentando a Radio Anch'io Lo sport, le dichiarazioni rilasciare ieri da Antonio Cassano, al termine di Sampdoria-Bari. Il fantasista si l'è presa con una parte dei tifosi blucerchiati che lo avevano fischiato, arrivando a dire: «Se qualcuno vuole posso anche andarmene, l'ho già fatto a Roma e Madrid...».
FUORICLASSE - «Considero Cassano un fuoriclasse, che ci ha regalato emozioni e partite straordinarie - ha aggiunto Marotta -. Come tutti i fuoriclasse, però, quando Cassano esprime normalità, una parte del pubblico può non accettarlo. Queste sue dichiarazioni non sono da considerare come delle 'cassanate' del passato. Se lui un giorno dovesse voler andar via, noi potremmo solo essergli grati per quello che ha fatto nella Samp. Solo per questo merita rispetto».
ESCLUSIONE AZZURRA - «Ieri Antonio è apparso amareggiato, ha parlato riferendosi agli insulti che gli arrivavano da una parte molto minima dello stadio di Marassi, ma può darsi che abbia anche risentito di alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni, compresa magari l'esclusione dalla Nazionale azzurra. Lui ci tiene molto ad indossare la maglia dell'Italia, dunque in questo momento convive con un malessere. Del resto, bisogna anche rispettare le scelte del selezionatore», ha concluso il dirigente del club ligure. cds
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