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| CITAZIONE E' stato il tg satirico Striscia la Notizia a scatenare la rabbia dell'Inter in difesa di Samuel Eto'o, "attaccato televisivamente" come ha scritto la società nel suo comunicato ufficiale in cui si schierava dalla parte del camerunense. Gli inviati del programma di Antonio Ricci, infatti, hanno provato a recapitargli, senza successo, un videomessaggio e un pallone con dedica da parte di Annie, bambina nata dalla relazione avuta, in passato, con una ragazza sarda. La bambina, che ora ha sette anni, ha più volte manifestato la curiosità di conoscere il padre, mai incontrato. Per questo la madre si è rivolta a 'Striscia la Notizia': "Tutto quello che si poteva ottenere con la legge, è stato ottenuto - ha osservato davanti alle telecamere - però purtroppo la legge non può imporre a un padre di conoscere e frequentare la sua bambina". Raggiunto da Valerio Staffelli, Eto'o non ha rilasciato alcuna dichiarazione e non ha accettato il pallone e il videomessaggio della piccola Annie. La bambina e la mamma venivano quest'estate al locale in cui lavoraro io, è lì che ho saputo questa notizia. Da qualche parte poi ho letto che Eto'o fornisce alla ragazza 3 mila euro al mese come sostentamento per la figlia. Tre mila euro al mese ossia 36 mila all'anno in confronto ai 10 milioni che prende dall'Inter e ho letto che il giocatore sta cercando con gli avvocati di far abbassare pure questo indennizzo e poi non vuole nemmeno vedere la figlia e si incazza se qualcuno lo mette davanti al fatto Samuel sei pure ambasciatore dell'Unicef, non ci fai una bella figura.
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